Cos’è e cosa fa un etichetta discografica

cosa fa un etichetta discografica

L’etichetta discografica è un marchio commerciale creato da aziende specializzate in produzione, distribuzione e pubblicità nel settore musicale.
Diciamo che principalmente il compito di un’etichetta discografica è stampare e vendere dischi. Per vendere i dischi si affiderà ad un distributore (distributore digitale per mp3 e streaming e un distributore fisico per quei pochi negozi di dischi rimasti).
Esistono tre differenti modalità operative:

• Major,
che sono le case discografiche legate alle multinazionali e che pertanto controllano la maggior parte del mercato musicale nel mondo;
• Indipendenti,
che si auto-producono sponsorizzando i loro prodotti a prescindere dai circuiti delle multinazionali;
• Vanity label,
che vengono gestite in modo indipendente e spesso direttamente da un artista.

Il ruolo delle etichette discografiche è fondamentale per la musica in quanto esse finalizzano gli sforzi sia per scoprire nuovi talenti che per promuovere la loro attività, oltre che per seguire musicisti affermati e già sotto contratto.

Il principale obiettivo da raggiungere, che rimane quello di ottenere i migliori successi di vendita associati all’affermazione dell’artista in campo musicale, presuppone competenze qualificate da parte di professionisti del settore.

Cos’è un contratto discografico

Un contratto discografico è un accordo che serve per regolamentare i rapporti tra musicisti e case discografiche sulla cessione dei diritti relativi al fonogramma (registrazione dell’opera in questione).

In una trattativa del genere sono coinvolte due parti: da un lato c’é l’autore dell’opera (a cui viene richiesto di cederne i diritti) e d’altro lato c’é la casa discografica (che li acquista e che non sempre coincide con l’editore).

Cedendo il diritto per un tempo predefinito, l’artista ottiene in cambio la produzione, la pubblicazione, la distribuzione e la sponsorizzazione della sua opera.

Per un musicista emergente questo genere di accordo può segnare una svolta decisiva per la sua carriera, dato che le case discografiche hanno tutto l’interesse nel consentirgli di raggiungere successo e notorietà.

Potendo fare affidamento su un’entità forte e ben strutturata (com’é appunto una casa discografica) è molto più facile che il prodotto da lanciare possa raggiungere obiettivi più che soddisfacenti.

cosa fa un etichetta discografica

I vari tipi di contratto discografico

I tre contratti discografici più utilizzati sono;

Contratto di produzione fonografica o in cast,
Il contratto di produzione fonografica o in cast prevede che sia la casa discografica a pro­durre interamente il master audio e a occuparsi della promozio­ne delle canzoni dell’artista, a cui verranno corrisposte royalties (ossia i ricavi ottenuti da ogni utilizzo dei brani) in base a quanto la sua musica avrà incassato. Le royalties variano generalmente tra il 3% e il 12%, a seconda dell’importanza dell’artista al momento della firma. Il master resta di proprietà dell’etichetta discografica.

Contratto di licenza fonografica,
Nel contratto di licenza invece l’artista (o il suo produttore, il suo manager, la sua piccola etichetta) rimane il produttore, e quindi proprietario del master audio, che consegna già pronto alla casa discografica in cambio di percentuali sulle vendite (royal­ties) e di supporto promozionale.

Contratto di distribuzione,
Infine c’è il contratto di distribuzione, una forma meno vincolan­te del precedente contratto di licenza. L’artista resta il proprietario del master e gestisce in proprio anche la parte di comunicazione. La casa discografica si occupa semplicemente di distribuire sul mercato il prodotto. Nel caso di artisti importanti e con un pubbli­co significativo, anche qui può essere previsto un anticipo.

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